Dopo aver scoperto il bellissimo blog di Mirko Ravicini, imprenditore di Pescara a capo dell’azienda Abruzzo Servizi, abbiamo approfondito alcune tematiche inerenti il giardinaggio e la cura delle piante da giardino. Con Abruzzo Servizi Mirko Ravicini ha maturato un’ottima esperienza nel settore e, grazie al suo team, può curare
Continua a leggere sul blog di Mirko Ravicini: Piante bonsai: come si curano?
I bonsai sono piccoli alberi, piantati e fatti crescere all’interno di un vaso. Hanno un aspetto particolare, una bellezza inusuale poiché, il bonsai è qualcosa di più di un piccolo alberello. Nasconde, infatti, una filosofia di vita ed un significato spirituale davvero importanti. Curare un bonsai, ricorda Mirko Ravicini, non è un passatempo come gli altri, perché richiede pazienza, passione, energia e preparazione nel lungo periodo. La cura del bonsai nasce in Cina, ma attualmente è molto diffusa in Giappone. Infatti, il nome bonsai è proprio di origine giapponese e si divide in due parti: “bon”, che vuol dire vaso e “sai”, che sta a significare piantare, ma anche educare. Infatti, proprio in territorio nipponico, la coltivazione del bonsai viene praticata non solo per l’amore nei confronti di questo piccolo arbusto. Infatti, in Giappone, la cura del bonsai viene considerata terapeutica per la mente ed il fisico. La pianta bonsai è legata in modo profondo al buddismo zen e ad uno dei principi più importanti della cultura giapponese, il “Wabi-sabi”. Esso si basa sulla ricerca “dell’essenzialità, della raffinatezza e della asimmetria, in un’accettazione della temporaneità e transitorietà delle cose”. Di certo, esistono tantissime specie di bonsai; ciascuna potrà avere la necessità di cure e accorgimenti particolari, ma esistono regole comuni, che suggeriscono come trattare una pianta bonsai. Certamente, la regola più importante per qualsiasi pianta, arbusto o fiore è curare la giusta esposizione alla luce del sole. Per il bonsai avviene la stessa cosa. Pertanto, anche la pianta del bonsai ha necessità di essere posta in un luogo illuminato, perché cresca e se ne preservi il benessere. Il luogo ideale è vicino ad una finestra da cui penetri una buona quantità di luce. Se, invece, la pianta di bonsai si trova in giardino o sul balcone bisognerà fare attenzione al troppo calore o all’esposizione diretta ai raggi, che potrebbero danneggiare in modo importante alcune specie di bonsai. Insieme alla luce, l’acqua è un elemento essenziale ed importante per favorire per la crescita di qualsiasi pianta. Pianta bonsai compresa. Tuttavia, c’è bisogno di dosare in modo attento la quantità di acqua con cui irrigare un bonsai.
Anche in questo caso, la quantità di acqua e la frequenza con cui innaffiare una pianta bonsai dipende dalla specie a cui appartiene, dalla dimensione e dal vaso in cui si trova, senza dimenticare altri importanti elementi: il clima in cui si trova a vivere e la stagione dell’anno in cui ci si trova, uniti al costante monitoraggio della pianta, a partire dall’osservazione del terreno. Se al tatto, il terreno sarà umido, il bonsai non va irrigato; al contrario, nel caso in cui fosse leggermente arido, sarebbe meglio procedere con l’annaffiatura. Il momento migliore della giornata per irrigare il bonsai sarebbe la mattina, evitando invece le ore pomeridiane, perché il terreno, scaldato dalla luce solare, si raffredderebbe troppo velocemente, danneggiando il bonsai. L’irrigazione deve essere effettuata con un annaffiatoio che presenta un soffione sottile, poiché evita la dispersione del terreno superficiale; inoltre, l’irrigazione andrebbe svolta con regolarità, aspettando che il terreno assorba sempre l’acqua. Come ogni pianta richiede, anche il bonsai deve essere costantemente concimato. Intanto, il terreno di un bonsai deve essere costituito per il 50% da akadama, per il 25% di terriccio universale e, per il restante 25%, di ghiaia, un ottimo drenante. La concimazione va effettuata dall’inizio della primavera fino a metà autunno; solo i bonsai da interno possono essere concimati tutto l’anno. I concimi ideali per un bonsai sono sono composti potassio, fosforo e azoto, la cui quantità cambia a seconda della stagione in cui ci si trova. Infatti, nel corso della primavera andrà usato un fertilizzante ricco di azoto, poiché incoraggia la crescita di foglie e steli. In estate, il concime deve essere più equilibrato, mentre nella stagione autunnale è da preferire un concime con meno azoto, incrementando la presenza del fosforo, che dà una mano alle radici e al potassio, incoraggiando la fioritura di nuove foglie per il bonsai. Una buona cura di una pianta di bonsai passa per un’adeguata potatura, che può essere studiata in relazione ai diversi stili. Il consiglio è quello di conservare la forma originale del bonsai, estirpando man mano foglie e resti secchi. Infine, non bisogna dimenticare il cambio del vaso, quando bonsai cresce. In particolare, il rinvaso va effettuato ad inizio primavera o quando il bonsai non è ancora in piena attività di germogliatura, prevedendo non solo il cambio del vaso, ma anche lo sfoltimento delle radici.