L’avvento del digitale terrestre DVB-T2
Nuovo digitale terrestre: ormai confermato entro il 30 giugno 2022 le trasmissioni digitali terrestri passeranno al nuovo standard DVB-T2 (HEVC, H. 265).
Con il switch off della televisione analogica, avvenuto nel 2012, il cambiamento interesserà anche i televisori e i decoder già presenti nelle abitazioni, di fatto se il tuo televisore non è compatibile, non sarà possibile guardare la TV perché non in grado di ricevere e riprodurre il nuovo segnale.
Quindi se vorremo continuare a seguire i nostri programmi nonostante il termine sia ancora distante sarà meglio prendere le dovute misure precauzionali e non correre rischi.
Infatti nella prima fase il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto che l’attivazione della codifica MPEG-4 avverrà a partire dell’ultimo quadrimestre del 2021.
Sono stati stanziati con la legge di Bilancio 2019 da parte del Governo ben 151 milioni di euro di contributi per il periodo che va dal 2019 al 2022. Per questo motivo a partire dal prossimo 15 novembre si riconosceranno dei bonus a coloro, che per adeguarsi alla nuova tecnologia saranno costretti a cambiare il decoder o la TV.
Ma cos’è lo standard DVB-T2 e quali vantaggi porta? Il DVB-T2 è la seconda generazione dello standard di trasmissione televisiva digitale, che succede alla tecnologia DVB-T. Un passaggio tecnologico divenuto obbligatorio dopo che la Commissione Europea ha liberato la banda di trasmissione dei 700 MHz, per assegnarle alle telecomunicazioni mobili 5G per smartphone e tablet.
L’inarrestabile sviluppo della telefonia ha richiesto nuovi canali e le frequenze 700 MHz , consentono di penetrare negli edifici,eludendo gli ostacoli architettonici.