Se non sapete bene se e quando dovreste chiudere un servizio di autospurgo a Roma e pulizia, leggete i seguenti 3 casi di esempio.
Caso 1
Il primo caso in cui dovete subito richiedere un servizio di pulizia delle tubature è quando l’acqua non scende ma resta stagnata nel rubinetto. Vuol dire che all’interno del tubo c’è un’ostruzione causata da sporcizia e residuo. Spesso questi ingorghi creano anche cattivi odori che si sentono risalire proprio dal tubo. Meglio fare più attenzione a che cosa finisce nello scarico, soprattutto se si tratta di un vecchio impianto che ha ancora i tubi in metallo senza l’auto spurgo.
Caso 2
Chiamate subito per un servizio di autospurgo a Roma se avvertite del cattivo odore all’esterno della casa o in giardino. La causa potrebbe esser uno sversamento di liquami del terreno. Se il pozzo nero era troppo pieno, può darsi che l’eccessiva pressione abbia rotto la vasca dove confluiscono gli scarichi domestici e provocano al fuori uscita. Sarebbe meglio controllare sempre tramite i pozzetti di ispezione il livello del pozzo nero, onde evitare spiacevoli incidenti. Se avete un pozzo nero dovete fare più attenzione a che cosa finisce negli scarichi di lavandini, wc, doccia, etc. e anche al consumo di acqua che andrebbe limitato al massimo.
Caso 3
A prescindere dalla presenza di odori forti in casa o fuori, il servizio di pulizia del pozzo nero deve essere richiesto circa una volta l’ano. È un po’ come il controllo sula caldaia che deve esser prenotato periodicamente per accertarvi che tutto funzioni alla perfezione. Durate un autospurgo a Roma tutto il contenuto del pozzo nero vien prelevato grazia un’autobotte. Dopo avere eliminato la parte liquida, si passa a trattare quei liquami che si sono depositati e hanno sedimentato. Per effetto della gravita alcuni fanghi scendono sul fondo e poi si solidificano. Grazie a dei getti di acqua pressurizzata, si stanno questo fanghi depositati. Tutto quello che è stato prelevato dal pozzo va poi conferito presso un impianto di depurazione delle acque.